Festivalino | Venerdì

venerdì 28 novembre 2025

Circolo Arci Bolognesi

Si comincia venerdì 28 novembre al Circolo Bolognesi: a inaugurare la prima serata è il concerto dei Citrus Citrus. La band padovana presenta dal vivo il suo nuovo album In The Belly Of Eternal Draw in arrivo il 14 novembre per l’etichetta romagnola Bronson Recordings. Il loro è un ribollente mix sonoro che viaggia tra psichedelia, funk robotico e suggestioni folk provenienti da latitudini lontane, attraversando influenze jazz-rock giapponese anni ’70, kosmische musik e minimalismo. A seguire, sul palco arrivano i bolognesi Korobu con l’ultimo lavoro K for Key, uscito per Locomotiv Records (spin-off dell’omonimo club del capoluogo emiliano). Un disco di pop estatico, un’esplosione primordiale di onde spigolose dal sapore art rock, che gioca sul contrasto con sperimentazioni elettroniche e dark-wave, tra galassie sci-fi e math-rock.

Live ore 21.00

CITRUS CITRUS

Formatisi nel 2020, i Citrus Citrus sono un ensemble psichedelico originario di Padova composto da Lorenzo Badin (chitarra), Marco Buffetti (batteria), Enrico Maragno (basso), Luca Zantomio (chitarra) e Thomas Powell (voce). Il collettivo costruisce la propria musica attraverso lunghe sessioni improvvisative, dando vita a un sound che mescola psych rock, funk robotico, jazz-rock giapponese anni ’70, kosmische musik, minimalismo e influenze folk globali.

Live ore 22.00

KOROBU

Con sede nel famigerato skank bloc Bologna, i Korobu comprendono Gianlorenzo De Sanctis, Christian Battiferro, Alessandro Rinaldi e il nuovo membro Pablo Quirici. Usando una palette minimalista e focalizzata sul ritmo il loro approccio a ‘K for Key’ è stato il più diretto possibile, meno strati, più cuore, ancorato all’intenzione obliqua di ogni membro. Al centro della musica dei Korobu c’è una giocosità che permea la maggior parte delle canzoni, creando un contrasto unico con le influenze sci-fi e math-rock, portando ad un percorso che si allontana dalle restrizioni di genere ed espandendo le dimensioni delle possibilità sonore
nel processo. Il nuovo album presenta nove tracce che brillano di una rinnovata qualità, dalla new wave mutante di ‘Love Love Love’, la bellissima interazione vocale di ‘Sex Toys’, la dubbed out cosmica ‘Here’, il Bowie dell’era Lodger anni 70 di ‘Park’, la marcia fuzz di ‘Cavalcade’, al ritmo rituale e costante di ‘It’s My Cake’. Ciò che non viene mai perso in questo disco che cambia genere è la capacità di fornire una melodia, una testimonianza dell’incredibile abilità dei Korobu nel scrivere canzoni. ‘K for Key’ è un album di pop estatico, un’esplosione primordiale di onde spigolose che si colloca perfettamente nel lignaggio del grande outsider art-rock, una strada percorsa da grandi come Silver Apples, Roxy Music, Liars, The Pop Group e Lizzy Mercier Descloux. I Korobu si tuffano di testa, creando un viaggio interstellare che attraversa molte galassie.

Ingresso libero riservato a socə ARCI