Cos’è Solido

SOLIDO nasce in modo spontaneo in piena pandemia nel 2020, inserendosi tra le varie iniziative che il settore dello spettacolo sviluppò per rispondere alle grandi questioni nate dalla profonda crisi del settore dei live.

Da progetto temporaneo si è poi evoluto in SOLIDO, un coordinamento dall’identità chiara e dagli intenti ben definiti.

Con la ripartenza del settore della musica dal vivo, l’esperienza è proseguita con ancora maggiore vigore come dimostrano le line up dei tre festival coinvolti che si fanno promotori di un modello di esperienza accogliente e stimolante, aperta a varie e nuove sonorità, pubblici e generazioni, capace di portare in Regione il meglio del panorama internazionale ma al tempo stesso valorizzando gli artisti italiani, in particolare emiliano-romagnoli.

Se i risultati raggiunti nei tre anni 2021/2023 sono ottimi e incoraggianti per qualità e quantità di contenuti culturali ed eventi presentati, il 2024, grazie alle iniziative proposte, ha dato il via ad un altro triennio nel quale “Solido” si candida ad essere un punto di riferimento per i festival in termini di valorizzazione del lavoro in rete, di consapevolezza del pubblico e di inclusività. 

Questa virtuosa esperienza prosegue con la quarta edizione di “FESTIVALINO”: due giorni di live, talk, showcase in programma venerdì 20 e sabato 21 dicembre a Cesena presso Spazio Marte.

Protagonisti dell’edizione 2024 The K’s (Regno Unito), Egosex (Spagna), Roberta Sammarelli, Angelica, Loyal Cheaters, San Leo, Sandri, Bremo, Tristram, Elisa Graci, Povere Puttane, Simona Giuliano, Francesca Santucci, Amalia Apicella, Arianna Poli.

La nuova edizione del FESTIVALINO rappresenta un ulteriore tassello nel percorso di rete perseguito da SOLIDO e reso possibile dal finanziamento della legge 2/2018 della Regione Emilia-Romagna relativa allo sviluppo del settore musicale e grazie al supporto dell’Emilia-Romagna Music Commission. Un modello di cooperazione virtuoso ed efficace, un unicum in Emilia-Romagna: per la prima volta in Regione tre importanti realtà della musica dal vivo si uniscono in una progettazione comune, basata su una visiona condivisa che mette al centro cultura digitale, sostenibilità ambientale, gender-balance e nuove forme di inclusività. 

Un’idea di fare cultura capillare e inclusiva che ha tra i suoi obiettivi anche la riscoperta e rivalorizzazione dell’identità del territorio, coinvolgendo concretamente i soggetti che ne fanno parte: artisti, pubblico, enti, associazioni e operatori del settore culturale. 

Valorizzazione territoriale che passa in primis dal cartellone del FESTIVALINO, che ospita tanti musicisti ed esperti emiliano-romagnoli (San Leo, Sandri, Bremo, Tristram, Elisa Graci,“Povere Puttane” e Amalia Apicella), ma anche dalla location che lo ospita, Spazio Marte, creative HUB abitata da artisti e creativi legati al mondo del visual e dell’immagine che creano sinergie sia internamente sia con realtà esterne affini, come nel caso del FESTIVALINO.